Il CEO dell’Al Hilal, Esteve Calzada, svela il retroscena sull’ingaggio di Simone Inzaghi: l’accordo era già definito prima della finale di Champions, ma l’annuncio è stato posticipato per rispetto verso l’Inter.
Calzada chiarisce: “Nessuna sorpresa, tutto pianificato”
Nessuna mossa improvvisa, nessuna trattativa-lampo. Il passaggio di Simone Inzaghi all’Al Hilal era già stato pianificato da tempo, ben prima della finale di Champions League. A confermarlo è Esteve Calzada, CEO del club saudita, in un’intervista alla BBC: “Potrebbe sembrare qualcosa di improvviso, ma è il risultato di un duro lavoro. L’intesa era già stata raggiunta, ma abbiamo rispettato la volontà di Inzaghi, che ci ha chiesto di aspettare”.
Il rispetto per la finale con l’Inter
Simone Inzaghi ha guidato l’Inter nell’ultima finale di Champions League — persa, ma comunque storica — e ha voluto chiudere quel capitolo senza distrazioni. “Ci aveva chiesto di non ufficializzare nulla prima della finale”, ha spiegato Calzada. “Avevamo raggiunto l’accordo, mancava solo la firma. Era una partita troppo importante per lui e ci è sembrato giusto rispettare i suoi tempi”.
L’ufficialità dopo cinque giorni
Soltanto cinque giorni dopo la finale è arrivata la comunicazione ufficiale: Inzaghi sarà il nuovo allenatore dell’Al Hilal, squadra di punta del campionato saudita. Una scelta importante per entrambi: da una parte l’ex tecnico nerazzurro, che insegue una nuova avventura professionale e personale, dall’altra un club ambizioso che continua ad attrarre grandi nomi europei.
Un progetto costruito nel tempo
Il dirigente spagnolo ha sottolineato come l’Al Hilal non abbia agito con fretta, bensì con metodo: “C’è stato un lavoro lungo e approfondito per portare Inzaghi in Arabia. Siamo convinti che sia il profilo giusto per continuare il nostro percorso di crescita”.
Un futuro saudita per Inzaghi
L’arrivo di Inzaghi in Arabia Saudita rappresenta un altro tassello dell’espansione del calcio saudita, che punta sempre più a rafforzarsi a livello internazionale. Dopo gli arrivi di fuoriclasse in campo, ora anche le panchine si riempiono di nomi illustri.
