Notte di emozioni forti all’Olimpico de La Cartuja: il Barcellona conquista la sua 32ª Copa del Rey superando il Real Madrid 3-2 al termine di una finale spettacolare, decisa ai tempi supplementari. Protagonista Jules Koundé, autore del gol vittoria. I blancos di Carlo Ancelotti lottano fino all’ultimo, ma il Barcellona di Hansi Flick si conferma ancora una volta padrone dei “classici” stagionali. La lotta per la Liga, però, resta apertissima.
Una finale da batticuore
Con il campionato in pausa, eccezion fatta per il recupero Espanyol-Villarreal, i riflettori erano tutti sulla Coppa. Spettacolare anche il pre-partita, con il trofeo arrivato in campo trasportato da un drone e il Re Filippo VI in tribuna a seguire l’evento. Le sorprese iniziano già nel riscaldamento: Kylian Mbappé accusa un problema alla caviglia e parte dalla panchina, dentro Ceballos in trequarti; nel Barcellona, invece, spazio a Ferran Torres al posto dell’infortunato Lewandowski.
Barcellona subito avanti, poi la reazione del Real
Il primo tempo è tutto di marca blaugrana. Pressing asfissiante e ripartenze velenose schiacciano il Real Madrid nella propria metà campo. Courtois salva in diverse occasioni, ma nulla può alla mezz’ora sulla splendida conclusione di Pedri, che porta avanti il Barça. La superiorità catalana è netta, ma il Real riesce a limitare i danni, chiudendo il primo tempo sotto solo di una rete.
Nella ripresa, l’ingresso di Mbappé cambia la partita. Il francese, pur non al meglio, accende l’attacco madridista e in coppia con Vinicius semina il panico nella difesa avversaria. Mbappé pareggia su punizione, poi Tchouameni firma il sorpasso. Ma il Barça non molla: un lancio perfetto di Lamine Yamal pesca Torres che sigla il 2-2. Emozioni fino al 90′, compreso un rigore prima assegnato e poi revocato al Barcellona dopo consulto VAR per simulazione di Raphinha.
Il capolavoro di Koundé nei supplementari
Nei supplementari il ritmo resta altissimo. La partita sembra avviata ai rigori, finché Jules Koundé non decide di cambiare la storia: ruba palla a Modric, si invola verso l’area e fulmina Courtois con un destro secco e preciso. Il Real tenta il tutto per tutto, ma il Barcellona resiste e torna a sollevare la Coppa del Re, quattro anni dopo l’ultima volta.